Prestito d’onore

come richiederlo e in cosa consiste

Prestito d'onore

Nella rosa dei prestiti attualmente disponibili, possiamo annoverare quello che viene denominato “prestito d’onore“. Esso è la soluzione migliore per tutti quei soggetti che intendono avviare un’attività commerciale o un franchising. Questa tipologia di finanziamento è stata introdotta dalla legge n. 608 del 1996 e rivisto con il decreto legislativo n. 185 del 2000 e mira a creare situazioni di maggiore agevolezza al fine di creare delle piccole imprese e/o società individuali nel settore della produzione di beni e servizi. In particolare, il prestito d’onore è destinato, specificamente, ai giovani che intraprendono un percorso universitario o post-laurea e/o professionale.

Il prestito d’onore, inoltre, non va interamente restituito: infatti, una quota di capitale è concessa a fondo perduto e un’altra quota erogata sotto forma di prestito da restituire con tassi agevolati.

I requisiti per richiedere il prestito d’onore

  • Aver compiuto la maggiore età
  • Non avere un’occupazione all’atto della presentazione della domanda di finanziamento
  • Residenza sul territorio italiano dal almeno sei mesi

A chi viene erogato il prestito d’onore?

Il finanziamento viene erogato a tre tipologie di imprese:

  • Lavoro autonomo
  • Microimpresa
  • Franchising

La domanda va compilata online e, ad essa, vanno allegati una serie di documenti. La società che gestisce i prestiti d’onore si chiama Invitalia, la quale risponderà entro sei mesi dalla richiesta. Se la richiesta di finanziamento va a buon fine, i soggetti che hanno inoltrato la domanda, devono partecipare a seminari formativi coordinati dalle società regionali di Invitalia e svolgere l’attività finanziata per almeno cinque anni.   LAVORO AUTONOMO E PRESTITO D’ONORE In questo caso, i finanziamenti non possono essere d’importo superiore a 25.823 euro e sono ritenuti ammissibili per: attrezzature, impianti, macchinari e allacciamenti; beni immateriali ad utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili (10% degli investimenti ammissibili).

Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto (pensato per gli investimenti iniziali e le spese di gestione del primo anno) e un prestito a tasso agevolato (pari al 30% del tasso di riferimento al momento della stipula del contratto) da restituire in cinque anni e d’importo fino a 15.000 euro.

Micro impresa e prestito d’onore

Se, invece, l’obiettivo è quello di avviare una piccola attività imprenditoriale in forma di società di persona nei settori della produzione di beni o di servizi, è possibile richiedere le agevolazioni previste dalla legge per le micro-imprese.

In questo caso, i finanziamenti ammissibili possono arrivare fino a 129.114 euro e sono destinati a: attrezzature, impianti, macchinari e allacciamenti; beni immateriali ad utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili (10% degli investimenti ammissibili). Le agevolazioni valgono anche per le spese dovute a: materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti nonché altri costi interni al processo produttivo; utenze e canoni di locazione per immobili; oneri finanziari; prestazioni di garanzie di assicurazione sui beni finanziati; prestazioni di servizi.

Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto, che per il primo anno può arrivare fino a 12.000 euro, e un prestito a tasso agevolato per l’avviamento e la gestione dell’attività.

Franchising e prestito d’onore

Come vi abbiamo anticipato, il prestito d’onore è stato concepito anche per le persone fisiche e per le società (di persone o di capitale) che intendono avviare un’attività imprenditoriale in franchising. Per gli investimenti è previsto un contributo a fondo perduto e un mutuo a tasso agevolato e un mutuo a tasso agevolato. L’entità di ciascuna agevolazione non è predefinita, ma tiene conto dell’ammontare degli investimenti e delle spese di gestione nonché delle caratteristiche del mutuo (in particolare, durata, entità e tassi d’interesse applicati) che si intende richiedere.