Saldature: quali sono le diverse tipologie

Tipologie di saldatura
Tipologie di saldatura

Al giorno d’oggi sono presenti svariati tipologie di saldature, le quali si possono classificare in due tecniche: la brasatura e la saldatura autogena.

Quest’ultima è una tecnica che richiede il metallo base, il quale viene fuso grazie al calore e successivamente viene modellato. Così facendo è possibile attaccare il pezzo fuso a quello da saldare.

La brasatura invece consiste nell’unione tra i lembi di metallo tramite un metallo d’apporto, il quale deve necessariamente avere un punto di fusione minore rispetto a quello dei lembi degli altri due metalli.

Oltre a queste due tecniche, vi sono anche delle saldature alquanto particolari che vengono descritte di seguito, che siamo riusciti a riepilogare con l’aiuto di fabbromilanoeprovincia.it, fabbro di Milano molto esperto nel settore.

Le tipologie di saldatura: autogena e ulteriori

Sono presenti varie tipologie di saldatura autogena. In primo luogo vi è quella ad arco sommerso, il cui processo è dato da quello manuale normalmente conosciuto.

Viene anche denominata saldatura a filo continuo in quanto l’elettrodo è caratterizzato da un filo continuo, e questo viene fuso con il calore.

L’arco ha la funzione di scoccare all’interno dello stesso flusso di corrente, motivo per cui questa saldatura è anche conosciuta come ad arco sommerso.

Saldatura Ossiacetilenica

Una seconda saldatura autogena è quella ossiacetilenica, dove si ha una saldatura per fusione.

Viene utilizzata la fiamma acetilenica, proveniente dal cannello acetilenico, al fine di fondere il metallo. Invece, la saldatura a resistenza o elettrica sfrutta l’effetto joule come fonte termica.

L’effetto in questione viene dato dalla pressione dei due metalli che si intende saldare, i quali sono posti l’uno sopra l’altro grazie a degli elettrodi freddi e a circolazione d’acqua in rame.

Saldatura allumino-termica

Un’ulteriore tipologia di saldatura è quella allumino-termica, dove si utilizza la reazione esotermica al fine di avere il calore necessario per la fusione dei metalli. Oltre alle saldature precedentemente descritte, vi sono anche delle saldature alquanto particolari.

Tra queste vi è quella a fascio elettronico, che viene data dall’utilizzo di un fascio di elettroni accelerati, i quali producono il calore necessario per poter fondere il metallo.

I risultati sono eccellenti anche se la procedura è alquanto costosa, ragione per cui questa saldature viene utilizzata esclusivamente in industrie particolarmente avanzate dal punto di vista tecnologico, come quelle appartenenti al settore aeronautico.

Una saldatura particolare è anche quella per esplosione, dove si utilizza la pressione data da un’esplosione al fine di unire i metalli.

Inoltre, si hanno anche la elettro-scoria e lo scintillio: nella prima tipologia si ha una saldatura tramite l’arco sommerso, mentre nella seconda i pezzi vengono posti l’uno affianco all’altro e serrati dagli elettrodi per poi unirli.

Un’ultima tipologia di saldatura particolare è quella a bollitura o fuoco, dove i lembi dei due metalli vengono riscaldati e successivamente premuti fino a che non si uniscono.

La tecnica della brasatura

Per quanto riguarda la tecnica della brasatura, sono presenti due principali tecniche.

La prima è la saldo-brasatura, dove i lembi dei metalli vengono inizialmente smussati in maniera analoga a quelli preparati nelle saldature autogene.

Solitamente si utilizza questa tecnica quando si mira ad unire due metalli di natura differente.

La seconda tecnica invece consiste nella brasatura capillare, dove i due metalli vengono accostati ma si lascia un piccolo spazio che li tiene separati.

Successivamente, si riporrà nella fessura un materiale d’apporto adeguato che consentirà di unire definitivamente i metalli.