Rappresentazione grafica delle filettature

Rappresentazione grafica delle filettature
Rappresentazione grafica delle filettature

Se stai in procinto di eseguire la rappresentazione grafica delle filettature e non ricordi come fare, oppure non conosci come rappresentarle, leggi quanto scritto sotto poiché esso ti aiuterà senza dubbio ad eliminare i tuoi dubbi.

In questo articolo andremo a vedere come si rappresentano convenzionalmente le filettature in un disegno e come si inseriscono le indicazioni di quotatura.

Rappresentazione convenzionale

Di regola, per convenzione, la rappresentazione delle filettature e delle parti filettate viene semplificata in tutti i tipi di disegno tecnico come indicato di seguito.

Viste e sezioni di filettature

Nelle filettature in vista, in vista frontale e in sezione, la cresta del filetto deve essere rappresentata con linea continua grossa ed il fondo con linea continua fine (vedi figura 1).

La distanza tra le linee rappresentanti la cresta ed il fondo del filetto dovrebbe approssimarsi il più possibile alla profondità del filetto; in ogni caso, non deve essere minore del più grande dei due valori seguenti:

– due volte la grossezza della linea più grossa, oppure

– 0,7 mm.

Vista frontale delle filettature

Su una vista frontale di una filettatura, il fondo dei filetti deve essere rappresentato da un arco di circonferenza a linea continua fine di lunghezza approssimativamente uguale a tre quarti della circonferenza, preferibilmente interrotto nel quadrante superiore destro.

La linea continua grossa rappresentante lo smusso viene generalmente omessa nella vista frontale (vedere figura 1).

Figura 1

Filettature non in vista

Qualora sia necessario mostrare filettature non in vista, le creste e i fondi devono essere rappresentati da linee a tratti fini , come illustrato in figura 2.

Tratteggio delle sezioni di parti filettate

Per le parti filettate rappresentate in sezione, il tratteggio deve essere esteso fino alla linea che rappresenta le creste del filetto (vedere figura 2).

Figura 2

Lunghezza limite di filettatura utile

La lunghezza limite di filettatura utile

– deve essere indicata, in vista e sezione, con una linea continua grossa;

– può essere indicata, non in vista, con una linea a tratti.

Le linee limite devono estendersi fino alle linee che rappresentano il diametro maggiore della filettatura.

Filettature incomplete

Oltre la linea limite di filettatura utile possono esserci dei filetti incompleti utili solo nei prigionieri.

Tale parte deve essere rappresentata da una linea continua fine inclinata, solo se è necessaria per il funzionamento (vedere figura 3) o per la quotatura (vedere figura 4).

Comunque, è consentito di non rappresentare la parte di filettatura incompleta.

Figura 3
Figura 4

Accoppiamenti filettati

Nei disegni di accoppiamenti filettati sono applicate le convenzioni stabilite in 3.2. Tuttavia, le filettature esterne nascondono sempre le filettature interne (madreviti) e non possono essere nascoste da queste ultime (vedere figure 3).

La linea grossa che rappresenta il limite della filettatura interna con filetto completamente formato deve essere tracciata fino a fondo filetto della filettatura interna.

Indicazione e quotatura delle parti filettate

Designazione

Il tipo di filettatura e le sue dimensioni devono essere indicate mediante le designazioni specificate nelle norme internazionali per le filettature.

Quando si indica la designazione su un disegno tecnico, si omettono la descrizione ed il riferimento della norma internazionale della filettatura.

In generale, la designazione della filettatura comprende:

– il simbolo del tipo di filettatura (simboli unificati, per esempio M, G, Tr, HA,

e, se necessario,

– il passo di filettatura (L), in millimetri;

– il passo del profilo (P), in millimetri;

– il verso della filettatura (che vedremo verso la fine dell’articolo);

nonché indicazioni addizionali, come

– la classe di tolleranza, secondo la pertinente norma internazionale;

– la lunghezza di accoppiamento della filettatura (S = corta, L = lunga, N = normale);

– il numero di principi.

Esempi (presi dalle norme internazionali):

  1. a) M20 x 2 – 6G/6h – LH
  2. b) M20 x L3 – P1,5 – 6H – S
  3. c) G 1/2 A
  4. d) Tr 40 x 7
  5. e) HA 4,5

4.2 Quotatura

Il diametro nominale, d, si riferisce sempre alla cresta delle filettature esterne (vedere figura 5) ed al fondo delle filettature interne (vedere figura 6).

Figura 5
Figura 6

La quota della lunghezza di filettatura, di regola, si riferisce alla lunghezza corrispondente alla completa profondità del filetto (vedere figura 5), a meno che la porzione di filetto non completa sia funzionalmente necessaria (per esempio, prigionieri) e pertanto specificatamente indicata sul disegno (vedere figure 3 e 4).

4.3 Lunghezza di filettatura e profondità del foro cieco

Generalmente è necessario indicare la dimensione della lunghezza di filettatura, mentre la profondità del foro cieco può essere, di regola, omessa.

La necessità di indicare la profondità del foro cieco dipende principalmente dal pezzo stesso e dall’utensile utilizzato per eseguire la filettatura. Quando la profondità del foro cieco non è specificata deve essere ritenuta uguale a 1,25 volte la lunghezza della filettatura (vedere figura 7). Può anche essere usata una notazione abbreviata come indicato in figura 8.

Figura 7
Figura 8

4.4 Indicazione del verso della filettatura

Le filettature destre, in generale, non devono essere specificate. Le filettature sinistre devono essere evidenziate aggiungendo alla designazione della filettatura la sigla LH.

Le filettature destra e sinistra di uno stesso pezzo devono essere specificate in ogni caso.

Le filettature destre devono essere indicate, se necessario, aggiungendo l’abbreviazione RH alla designazione della filettatura.